
"Bisognava vietare di vendere quei titoli allo sportello, perché troppa gente non ha la necessaria educazione finanziaria".
Queste le parole del Direttore Generale di Banca d'Italia.
Se quei titoli non dovevano essere venduti, chi avrebbe dovuto decidere il divieto?
Se troppa gente non ha la necessaria educazione finanziaria, non sono forse Consob e Banca d'Italia a dover alzare il livello dei controlli e delle tutele verso i risparmiatori?
Se troppa gente non ha la necessaria educazione finanziaria non è forse la certificazione del fallimento dei programmi di studio scolastici predisposti dal Ministero dell'Istruzione?
Se il Ministero dell'Istruzione non istruisce finanziariamente i cittadini e Consob e Banca d'Italia non tutelano adeguatamente i risparmiatori, chi altri può prendersi il compito di promuovere l'educazione finanziaria?
Nella Uil se ne sta parlando, gli altri? Sindacati, associazioni, istituzioni?
Ogni giorno che passa, ogni Euro perso in una crisi, ogni Euro preso negli aumenti di capitale... sono soldi in meno investiti nell'economia reale, soldi in meno spesi in consumi, un rallentamento o rinvio di ripresa economica che non possiamo più permetterci.
Gianni Di Noia